Buondìì! E siamo finalmente giunti all'ultima recensione della giornata, sono sfinita!
Stavolta, però, vi parlo di un romanzo che non è riuscito a coinvolgermi.
Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia. Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un'isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull'altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l'eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa.
★★
Il passato può essere opprimente, questo Elettra lo sa bene. Da quando la madre è in coma e non può più occuparsi della panetteria, sembra non lasciarla andare. Come mai sua madre le ha nascosto tutto questo? Quali sono i suoi segreti?
Quando la mia amica la sprona a intraprendere un viaggio per rilassarsi e staccare la spina da tutto, Elettra decide dunque di andare sull'isola del Titano, alla ricerca di risposte e in compagnia di una buona dose di pane all'anice. Ma quello che lei non sa è che anche quel luogo nasconde un segreto.
Quando la mia amica la sprona a intraprendere un viaggio per rilassarsi e staccare la spina da tutto, Elettra decide dunque di andare sull'isola del Titano, alla ricerca di risposte e in compagnia di una buona dose di pane all'anice. Ma quello che lei non sa è che anche quel luogo nasconde un segreto.
Avete presente quei libri per i quali nutrite aspettative altissime? Lo so che li avete presente. Ma soprattutto so che ognuno di voi, almeno una volta, è stato assolutamente deluso. A me, purtroppo, è successo con "La ricetta segreta per un sogno". Ero partita fiduciosa, sicura che mi sarebbe piaciuto e che avrei portato con me ricordi piacevoli al termine della lettura. Ma così non è stato.
Inizialmente devo dire che sono anche stata abbastanza catturata dalle vicende. Ho appoggiato la scelta di Elettra di partire verso l'isola, curiosa io stessa di vedere cosa avrebbe trovato una volta arrivata e soprattutto di scoprire questo passato così a lungo nascosto. Ma via via che continuavo a leggere, pagina dopo pagina, il mio interesse è notevolmente scemato e non ho più sentito il bisogno di proseguire. Mi dispiace dirlo, ma purtroppo è quello che penso. Ho trovato la storia lenta, lentissima. Sicuramente lo stile dell'autrice è buono, è uno stile ricercato ed elegante, ma non posso affermare di averlo trovato coinvolgente. O forse sono le vicende ad avermi fatto proseguire con una lentezza estrema. Questo non lo so, probabilmente per rispondere a questo mio interrogativo ho bisogno di leggere altro dell'autrice.
Inizialmente devo dire che sono anche stata abbastanza catturata dalle vicende. Ho appoggiato la scelta di Elettra di partire verso l'isola, curiosa io stessa di vedere cosa avrebbe trovato una volta arrivata e soprattutto di scoprire questo passato così a lungo nascosto. Ma via via che continuavo a leggere, pagina dopo pagina, il mio interesse è notevolmente scemato e non ho più sentito il bisogno di proseguire. Mi dispiace dirlo, ma purtroppo è quello che penso. Ho trovato la storia lenta, lentissima. Sicuramente lo stile dell'autrice è buono, è uno stile ricercato ed elegante, ma non posso affermare di averlo trovato coinvolgente. O forse sono le vicende ad avermi fatto proseguire con una lentezza estrema. Questo non lo so, probabilmente per rispondere a questo mio interrogativo ho bisogno di leggere altro dell'autrice.
Non sono riuscita ad entrare in sintonia con Elettra o con gli abitanti dell'isola, luogo avvolto nel mistero, ma che non è riuscito più di tanto a destare la mia attenzione.
Semplicemente non è scoccata la scintilla, e in questi casi non possiamo farci niente. Fa parte della nostra vita da lettori.
Questo libro è stato letto per:
- Il torneo dei lettori professionisti.
- KK Unicorn Reading Challenge.
A presto!
Ciao, Sara! Piacere si conoscerti :) Ho scoperto te e il tuo bel blog grazie al Torneo dei lettori professionisti, indetto da Claudia :)
RispondiEliminaÉ sempre bello conoscere nuovi lettori, così ho pensato di unirmi ai tuoi lettori e seguirti :)
Anch'io ho un blog, e se sei interessata ti invito a dargli un'occhiata :)
http://dreamsink92.blogspot.it/?m=0
A presto!