
Buondìì! Ho due recensioni da pubblicare oggi, e la prima è proprio sul primo libro letto a febbraio! Spero che sarà un mese produttivo tanto quanto il precedente, anche perché suvvia, mi manca soltanto un esame!
Ma partiamo con il post!

★★★★

Remon è un ragazzo di quattordici anni che si ritrova costretto a fuggire dal suo Paese, lasciando la sua famiglia, i suoi amici, la sua ragazza e il luogo in cui è nato e cresciuto. Una scelta difficile da compiere, ma a suo parere necessaria. Sta fuggendo per realizzare un suo sogno, sta fuggendo per raggiungere quella libertà che potrà trovare soltanto altrove. Ha il diritto di essere se stesso, di studiare, di giocare per le strade, ma nel posto in cui viveva gli era stato negato. Inizia così un lungo viaggio, difficile e turbolento, irto di ostacoli da superare. Un viaggio che lo porterà in una terra straniera, l'Italia, un luogo che gli ha permesso di crescere e di tornare a sperare. Perché le stelle sono sempre in cielo, anche se momentaneamente sono nascoste.
"Forse perché la tristezza e la paura non hanno voce, a volte non ci sono parole per descriverle."
"Il mare nasconde le stelle" è una storia vera raccontata da un'autrice italiana, Francesca Barra. Ha narrato una vicenda del tutto attuale e di cui esistono miriadi di testimonianze diverse. Difatti non è la prima volta che mi imbatto in una storia di questo tipo, con personaggi costretti a lasciare ogni singola cosa per fuggire, per andare in luoghi lontani. Ho avuto modo di leggere storie con ragazzi che lasciavano il luogo in cui sono cresciuti per inseguire un loro sogno, ad esempio la corsa, o per sfuggire da attacchi terroristici. Sta di fatto che l'immigrazione è un fenomeno del tutto attuale. Remon è un ragazzo che viene privato del suo essere una persona, ed è questo che mi dà fastidio. Non tollero il fatto che ci siano realmente individui che tolgano la dignità ad altre persone, per cosa poi? Per essere cristiani? Ma davvero? Ciò che mi ha fatto rabbrividire è il passo in cui ho letto che in Egitto non avrebbe potuto proseguire la sua istruzione. Sono di parte, lo so, ho dedicato parte della mia tesina a questo argomento, ma non riesco a mandarlo giù. Ne rappresenta un esempio lampante Malala. Ho iniziato la mia presentazione all'orale dicendo questo: "Spesso si pensa che per cambiare il mondo sia necessaria la violenza, quando in realtà l'unica vera arma è l'istruzione. Un insegnante, un bambino, un libro e una penna possono cambiare il mondo". Ed è ciò che penso e che sempre sosterrò. Nessuno può impedire agli altri di realizzarsi in quanto persone, nessuno può impedirgli né di ricevere un'istruzione né di comportarsi da persona in quanto tale. E l'inizio di questa storia è proprio questo: un susseguirsi di limiti e imposizioni.
E' un libro che vi consiglio assolutamente di leggere: perché è una storia vera. Perché rappresenta la realtà. Perché vi farà riflettere.
Questo libro è stato letto per:
- The Goose Reading Challenge.
Alla prossima!
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