domenica 30 aprile 2017

Recensione "La mamma del sole"


 Buondìì! Quanto mi fa senso mettermi qua a scrivere, dopo oltre un mese di assenza. Sono sempre più pessima, lo so, lo so! 
Il vero problema è che non sto avendo né tempo né voglia di leggere e seriamente, in questi due mesi ho letto poco e nulla. Tutti i libri che ho cominciato sono lì che aspettano di essere terminati da me. Voglio soltanto uscire da questa condizione e rimettermi a leggere tanto quanto prima. Mi manca.

Ma comunque oggi sono qui a scrivere la recensione di un libro, miracolo! Quindi bando alle ciance e partiamo col post!




Risultati immagini per la mamma del soleLa motonave Nibbio, vecchia gloria della Navigazione Lariana, sta effettuando il suo ultimo viaggio. A Bellano sbarca un'anziana donna: sta cercando il vecchio parroco, don Carlo Gheratti. Attraversa a fatica il paese arso dalla canicola estiva, prima di scomparire nel nulla. Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare. Un secondo enigma segna l'estate del 1933. Dietro pressante richiesta del Partito e della Prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una «celebre» concittadina, Velia Berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai Velia Berilli è diventata così importante?





La storia è ambientata a Bellano, sul lago di Como, nel lontano 1933. Due misteri fanno di sfondo alle vicende: la scomparsa di un'anziana signora e l'interessamento dei fascisti verso Velia Berilli. 
Vitali ci porta in una realtà non troppo lontano da noi, ci trascina nel periodo tra i due conflitti che hanno coinvolto il mondo intero e dà vita ad una storia fondata sul passato.

Non mi è facile scrivere la trama di un libro di quest'autore: è più forte di me, ogni volta ci capisco poco e nulla. Vitali ti trascina da una parte all'altra, ti confonde come pochi con tutti questi salti così dannatamente inutile. Ogni volta che apro un suo libro non riesco a seguire il filo del discorso, mi sento spaesata, confusa.
Sarà che di per sé non è il genere di libri che prediligo, ma ho deciso lo stesso di dargli una seconda possibilità e no, sono ancora più convinta che non faccia al caso mio. 
L'unico elemento che salverei è l'ambientazione: amo il lago e ho adorato Bellano. E' realmente un luogo meraviglioso. Ma per il resto per me è bocciato in tutto e per tutto. 
Capisco che lo scopo è anche quello di strappare un sorriso con i suoi personaggi e le vicende decisamente bizzarre e stravaganti, ma non è questo che cerco in un libro. Non è stato in grado di farmi provare emozioni, di nessun tipo. 

Se siete amanti dell'autore, allora ve lo consiglio. Altrimenti andate alla ricerca di altri libri, ce ne sono così tanti e non possiamo permetterci di perdere così tanto tempo dietro a libri che sicuramente non ci piaceranno.


Alla prossima!