lunedì 16 gennaio 2017

Recensione "Cento giorni di felicità"


 Buondìì! So che è tardissimo per pubblicare un post, ma è più forte di me. Sto scrivendo questa recensione dopo che è trascorso un minuto da quando ho terminato questa lettura. Ho bisogno di parlarvene, ho bisogno di scrivere.

E' stata una lettura intensa, meravigliosa, importante.
E non posso far altro che dirvi di leggere questo post!





Cosa faresti se mancassero cento giorni alla tua morte?
Risultati immagini per cento giorni di felicitàNon a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, «l'amico Fritz». Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa piú difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, «la piú perduta delle giornate è quella in cui non si è riso».

★★★★

"Ma a volte puoi festeggiare anche quando perdi."

Le persone non pensano che ci possa essere un'ultima volta per tutto e soprattutto non pensano che in un determinato momento della loro vita, in un momento del tutto casuale, vivranno per l'ultima volta una particolare esperienza. Questo lo dimostra Lucio Battistini, un quarantenne con una moglie e due figli piccoli. La famiglia è tutto per lui, ma forse se ne renderà conto in un momento sbagliato della sua vita. Quanto tempo perdiamo in cose futili? Quante volte abbiamo pensato "lo farò domani"? Lui se lo inizia a domandare quando "l'amico Fritz" gli fa visita inaspettatamente. Si è sistemato da lui e non ha intenzione di andarsene. E deve convivere con lui, ventiquattro ore su ventiquattro, giorno dopo giorno. Ma il suo obiettivo è chiaro: vuole vivere gli ultimi cento giorni nella maniera più felice possibile. Anche se avrà la consapevolezza di ciò che accadrà dopo. Il presente è ciò che conta realmente.

"Restare un po' fanciulli è l'unica battaglia che vale la pena di combattere durante la vita."

Avete presente quando si giudica un libro dalla copertina? E' sbagliato, lo so. Dietro una copertina che non ti trasmette nulla, ci può essere una perla, un piccolo gioiello. Ed è quello che è successo a me con questo libro.
"Cento giorni di felicità" è un uragano, un vortice di emozioni in cui sono stata risucchiata pagina dopo pagina. Mai mi sarei aspettata che un libro per il quale nutrivo bassissime aspettative avrebbe potuto farmi quest'effetto. Sono stata completamente sopraffatta dalle vicende.
Lucio è una persona forte, con una grande forza di volontà e uno spiccato senso dell'umorismo, anche quando la vita l'ha posto di fronte a un ostacolo più grande di lui, un ostacolo che non riuscirà mai a superare, ma che riuscirà a fronteggiare nel migliore dei modi.
Le vicende iniziali sono caratterizzate da una grande leggerezza che riescono a farti addentrare lentamente nella storia, senza essere scaraventati all'improvviso. Ci viene presentata la sua persona, i personaggi e sì, anche le sue abitudini. Perché ognuno di noi ha delle abitudini, delle piccole ritualità che ci caratterizzano: per me può essere la lettura in determinati orari o la scrittura di una pagina di diario prima di addormentarmi, per altri può essere degustare una ciambella fritta con lo zucchero per iniziare la giornata. E non solo, ci viene anche descritta l'origine della ciambella e il motivo per cui ha il buco. Uno dei passi che, senza ombra di dubbio, mi ha strappato un sorriso.
Un aspetto che ho amato di questo libro è proprio la varietà di emozioni e la gradualità con cui il lettore le prova: nella prima metà del libro sorridevo spontaneamente e ho provato una grandissima forza di volontà, di ottimismo, di coraggio e di speranza. Non dico che nella seconda parte del libro non ci sono emozioni positive, per niente, ma dico che ho anche terminato le mie lacrime. Sono quasi annegata nel mare che ho originato io.
Ah, il mare, il mare! Questo libro ha tutto: excursus, emozioni, sentimenti, amore per la famiglia e attaccamento alla vita, ciambelle (ciambelle, ho già detto ciambelle?), malattia, morte.. e poteva mancare un viaggio on the road? No, non poteva in effetti.
Ma come ho detto all'inizio, c'è un'ultima volta per tutto e Lucio lo sa benissimo. Per questo vuole vivere queste tre settimane di viaggio facendo tappa in città e luoghi significativi per lui: un salto nel parco a tema "Pinocchio", un giro a Gardaland, una tappa al mare e a pesca, una notte nell'albergo in cui è stato concepito il loro primo figlio. 
-100.
-99.
-98.
-97.
Il tempo trascorre fin troppo velocemente da quando ha iniziato questo inusuale countdown. E passa ancora più in fretta nel momento in cui ha intrapreso questo viaggio.
-21.
-20.
Fino ad arrivare al giorno peggiore per tutti. Il fatidico -1. Si troverà a fare i conti con le sue paure più grandi: gli addii.
-0.
Meno zero e sempre meno lacrime.
Se ancora non l'avete capito, vi consiglio, anzi, vi straconsiglio questo libro. Correte in libreria e acquistatelo. O meglio, fate come me, leggetelo in digitale e non perdete tempo. Il tempo è prezioso, leggetelo subito, immediatamente. 
Cosa fate ancora qui a leggere ciò che dico io? Chiudete la pagina e immergetevi in questa lettura. Non vi deluderà.



Questo libro è stato letto per:
- La ruota delle letture.
- Il torneo dei lettori professionisti. 
- KK Unicorn Reading Challenge.


E anche per oggi è tutto! Alla prossima!



6 commenti:

  1. Mi hai incuriosita tantissimo... devo leggerlo assolutamente!
    L'argomento che tratta é molto particolare e delicato... sono davvero curiosa di leggerlo!
    Un bacio!
    Nuovo post sul mio blog!
    Passa da me se ti va!
    htyp://lamammadisophia2016.blogspot.it

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    1. Sìì devi assolutamente leggerlo! **

      Passo a dare un'occhiata!

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  2. Allora ho fatto bene a darti questo titolo! Quanto hai riso? E quanto hai pianto alla fine? Felice che ti sia piaciuto!

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    1. Sìì, ti ringrazio tantissimo! E pensare che ci ho riflettuto molto e in certi istanti pensavo di abbandonare l'obiettivo perché non avevo voglia di iniziarlo. Ma menomale che l'ho cominciato! Grazie grazie grazie! **

      Tanto, tanto tanto in entrambi i casi! Le mie povere emozioni! çç

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  3. Felice che ti sia piaciuto, anche io l'ho amato! La challenge è servita allora :D ti ha spinto a leggere questo fantastico libro

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    1. E' davvero meraviglioso! Sono contenta di non essermi fermata alla copertina, la quale non mi ha per niente attratta!

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