Ma comunque... iniziamo! Vi propongo come prima recensione quella del libro che mi è piaciuto meno. E so che molte persone mi uccideranno, lo so! Quindi togliamoci il dente e partiamo con il post!
È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque
lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile.
★★★
"Alcune cose sono troppo rotte per poterle aggiustare."
La storia parte con un rimando al passato. Corre l'anno 1944 quando Yael, a quei tempi bambina, è stata trascinata fuori da casa sua insieme a tutti gli altri ebrei. E' stata messa su un treno merci ed è stata portata in un campo di lavoro. Ma una cosa è successa: è stata risparmiata. Difatti doveva servire a loro per una serie di iniezioni che avevano lo scopo di farle assumere le sembianze ariane. Gli effetti erano devastanti, ma ciò ha cambiato notevolmente la sua vita. Da quel momento la sua esistenza ha avuto uno scopo: vendicare il mondo, vendicare le persone uccise dalla guerra per colpa di Hitler. Nell'anno 1956 la guerra era ormai finita e aveva visto come vincitori la Germania e il Giappone. Ogni anno viene organizzata una corsa motociclistica, il Tour dell'Asse, e i partecipanti si ritrovano a passare attraverso miriadi di continenti differenti, dalla Germania fino a Tokyo. Qual è la sua intenzione? Semplice, doveva mettere in atto un piano che era stato studiato nei minimi dettagli per anni: assumere le sembianze di Adele Wolfe, vincitrice della corsa l'anno precedente, e uccidere Hitler in occasioni del ballo organizzato alla fine dell'evento. Ma non tutto va secondo i piani, o almeno alcuni ostacoli non erano stati predetti. Riuscirà a fingere di essere un'altra persona di fronte a tutti? Riuscirà nel suo intento?
"Chi sei? (Dentro?)
La risposta a quella domanda era qualcosa per cui doveva lottare. Il suo riflesso non era affatto un riflesso: era uno specchio rotto. Doveva rimettere insieme i pezzi, sempre daccapo. Ricordo dopo ricordo. Perdita dopo perdita. Lupo dopo lupo.
Era facile - troppo facile, fingere. Riempire quello spazio vuoto dentro di sé con altre vite. Bernice Vogt, Mina Jager, Adele Wolfe: ragazze che non avevano mai dovuto affrontare il fumo o guardare le siringhe infilarsi sotto la loro pelle, che non avevano mai dovuto fissare negli occhi l'Angelo della Morte... ancora e ancora e ancora.
Era troppo facile perdersi."
"Wolf" è un libro che, sinceramente, non è riuscito a catturarmi. La mia opinione andrà controcorrente, ne sono consapevole. Ho visto soltanto recensioni positive, persone che hanno osannato questo libro e ne hanno parlato in tutte le salse. E non dico che la storia in sé non sia bella, le premesse c'erano tutte. Forse avevo soltanto aspettative troppo alte e non è riuscito a soddisfarmi pienamente. Sarà che di per sé a me la storia proprio non piace e di solito quasi tutti i libri storici li evito come la peste (a meno che la trama non mi attiri). Credo che i troppi riferimenti alla storia mi abbiano annoiata come non mai, anche se il resto l'ho trovato interessante. La storia è stata sviluppata bene e soprattutto è più che innovativa. Insomma, unire fantasy e storia non credo sia un lavoro facile, anzi. E per questo ammiro l'autrice.
Un elemento che ho apprezzato tantissimo, invece, è la parte sui lupi, sulla storia dei tatuaggi. Adoro!
Ciononostante, - non uccidetemi! - lo stile di scrittura non è riuscito per niente a coinvolgermi. Non ho odiato questo libro, assolutamente no, ma non mi è piaciuto pienamente.
Se, però, siete amanti della storia e del fantasy ve lo consiglio: potrebbe piacervi!
Questo libro è stato letto per:
- La ruota delle letture.
- Il torneo dei lettori professionisti.
- The Goose Challenge.
Alla prossima!!
Uao, dalla trama sembrava davvero intrigante, peccato :)
RispondiEliminaMa è piaciuto a quasi tutti, quindi probabilmente sono io! Se ti piace il genere io ti consiglio di leggerlo, magari tu lo apprezzerai maggiormente! :3
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