lunedì 5 ottobre 2020

Blog Tour "Progetto S"

Buondìì, cari lettori! Oggi sono qui con voi per dare inizio a un bellissimo evento! 
Iniziamo la settimana con il botto... ho tantissimi libri di cui parlarvi e non vedo l'ora!



Sconfitta, Umiliazione, Paura di fallire come scrittore e come persona ma, nello stesso tempo, anche Speranza e Ambizione, quella positiva che spinge "R" a mettersi in discussione.
Un continuo intrecciarsi di realtà e finzione narrativa, di vita vera e immaginaria che scorre tra le strade della città dei progetti abbandonati in cui l’autore-protagonista interagisce con i suoi personaggi, eroi e antieroi fuori dal comune.
Nel mondo di "R" si entra in punta di piedi senza fare rumore: scrivere è un procedimento difficile, scrivere fantasy lo è ancora di più, scrivere cercando la redenzione è quasi impossibile.
Progetto S è la storia di "R" ma è anche quella di Andrea, la volontà che spinge l'autore a chiudere un cerchio nella vita sembra giustificare la crisi esistenziale che lo travolge, Sean Connery, suo coinquilino, gli darà una grossa mano affinché la narrazione non prenda i connotati di una grande e bella storia svoltasi invano.

★★★★



Cari lettori, oggi sono qui con voi a inaugurare un evento dedicato a “Progetto S” di Andrea R. Ciaravella. La mia tappa dà inizio a un interessante Blog Tour che vi condurrà alla scoperta di una storia molto originale e significativa. 




Ma prima di dare il via alla mia tappa, ho deciso di condividere con voi i miei pareri relativi a tale lettura. Non è facile, però, parlare di questa storia. Ho iniziato la lettura con grande curiosità, ma nel medesimo tempo senza troppe informazioni. Fin dalle prime pagine, però, ho provato una grande confusione e mi sono dovuta fermare più volte a riflettere sul significato di ciò che stavo leggendo: il nostro protagonista, Andrea, vive apparentemente delle situazioni normali, dialoga con altre persone e si muove in una realtà ordinaria. La mia lettura, però, è stata sorpresa da una figura che irrompe nello spazio della pagina: il Lettore. Ci viene presentato come una figura di troppo: si intromette in uno spazio di realtà che non è di sua competenza, ovvero quello della pagina, della storia. Ma soprattutto pretende di ricevere spiegazioni su ciò che sta accadendo: la situazione diventa surreale, in quanto il ruolo del lettore non è quello di interrompere la narrazione. Da tale elemento possiamo comprendere la piega che sta prendendo il racconto. Ci troviamo catapultati in un mondo diverso, in cui il confine tra realtà e fantasia, tra lettura e scrittura è assai flebile. Il Lettore riesce a entrare a far parte della narrazione, sebbene sia uno spazio che è di competenza dello scrittore. Ciò mi ha fatto riflettere sul confine tra autore e lettore e sul loro ruolo. Nel corso dei miei studi universitari, per l’esame di Letteratura Italiana, ho avuto l’occasione di leggere un interessante testo su tale argomento e ho maturato la consapevolezza che non è mai facile il rapporto tra queste due figure. Senza alcun dubbio si tratta di un rapporto bellissimo e prezioso, ma assai complicato, soprattutto per l’autore che deve capire come relazionarsi con il suo pubblico in un lasso di tempo diverso da quello della stesura del racconto. Se infatti il Lettore in questo caso è presente e fa parte della trama, solitamente la stesura è antecedente alla lettura della storia. R in questo caso è il protagonista del romanzo, ma è anche l’autore che sta scrivendo di se stesso e del suo lavoro e potrebbe essere anche il Lettore che riflette sul proprio operato e sulle azioni a livello della trama. Un insieme di tanti io che si completano. 

Da un lato, dunque, l’autore deve tenere conto del lettore, dall’altro non deve lasciarsi realmente influenzare. A tal punto, dunque, il lettore deve rispettare l’opera: l’irruzione del Lettore nella storia mi ha fatto pensare a un passo di troppo, a una presenza “troppo presente”. Ciononostante, come vedremo andando avanti con le pagine, il ruolo di questo personaggio è molto importante: il Lettore sarà per R una guida, un raggio di luce nell’oscurità. Anche in mezzo al caos e alla disperazione, R sarà in grado di maturare una nuova consapevolezza e di andare avanti. Il lavoro dello scrittore non è facile, il percorso è irto di ostacoli, ma vi è sempre qualcosa o qualcuno che può spingerti a proseguire per la tua strada. Il Lettore lo aiuterà ad andare avanti, ma in realtà egli è più vicino a R di quanto si possa pensare. 

All’inizio la trama può sembrare quasi inesistente: un insieme di frasi messe a caso, fini a se stesse e inconcludenti. Questo è anche il pensiero che il Lettore esplicita durante una sua irruzione nello spazio della pagina. Come vi stavo dicendo, ho avuto la sensazione di brancolare nel buio e di non star capendo quello che stavo leggendo. Ma aspettate! Non è un giudizio negativo, anzi. Ho deciso di leggere l’opera rispettando la richiesta che R ha fatto al lettore: non pretendere mai di ricevere una spiegazione prima del previsto. Mi sono posta molte domande, ma senza voler ricevere subito una risposta. Ero consapevole che al momento giusto le risposte sarebbero arrivate da me. Infatti pian piano sono stata in grado di unire tutti i puntini e di avere informazioni a sufficienza per avere un quadro d’insieme. Con calma e delicatezza sono riuscita anche io a invadere lo spazio della pagina e a percorrere il viaggio in compagnia di R, il Lettore, Sean Connery (una figura assai importante nel corso delle vicende, ma che non vi svelerò per evitare di farvi spoiler) e una serie di comparse e personaggi che sono centrali per la storia. Il viaggio che intraprendiamo è intimo, personale, profondo. E’ un viaggio nell’interiorità, nella coscienza di R. Il nostro protagonista si trova di fronte un grosso macigno che non riesce a spostare: il passato si erge davanti a lui e R non sa come andare avanti. Affrontarlo è l’unica soluzione per maturare e cambiare e per tale ragione ci addentriamo in un luogo speciale, ossia dove sono presenti tutti i personaggi a metà, quelli che ha pensato ma che non ha mai fatto realmente vivere. Sono proprio loro il fulcro delle vicende e tra Flashback, avventure e caos aiuteranno R a ritrovare la pace interiore. 


Ma adesso, prima di concludere il mio discorso generale, direi di passare al vero scopo di questo post: la mia tappa del Blog Tour!


COSA SI CELA DIETRO LA COPERTINA


Devo confessarvi che il pensiero di analizzare la copertina all'inizio mi ha un po' spaventata. Mi è stato chiesto se volessi dedicare il mio post al significato di essa o all'analisi dei vari personaggi all'interno della storia. Nonostante questo iniziale timore, però, sono rimasta anche affascinata dall'idea di mettermi in gioco e scoprire realmente cosa si cela dietro una copertina.
Ho avuto la fortuna di potermi confrontare direttamente con l'autore: nel corso della lettura ho condiviso con lui i miei pensieri e le mie ipotesi, per poi alla fine poter conoscere l'idea di base. In questo post vi parlerò sia del significato reale sia delle mie osservazioni più personali.

Come mi ha riferito Andrea, i tre personaggi seduti sul divano rappresentano tutti R: un personaggio dalle mille identità e sfaccettature, con tanti "io" complementari tra loro.
Alla fine della lettura anche io ho ipotizzato che fossero le varie identità di R: è difficile, però, parlarvi apertamente di questa storia senza il rischio di farvi spoiler. Posso dirvi che andando avanti con la narrazione si entrerà sempre di più nella coscienza di R e si andranno ad approfondire i lati del suo carattere e della sua personalità. R con i suoi punti deboli e con i suoi punti di forza andrà incontro a una crescita colossale: ho pensato proprio alla crescita osservando la figura seduta sul bordo del divano, come se R avesse raccolto i pezzi di sé e fosse pronto ad andare avanti a testa alta.
In realtà questo personaggio sta guardando altrove perché è contrario al viaggio che R intraprende per scoprire se stesso.

Un aspetto che ho colto fin dall'inizio è il pavimento. Come potete notare, sembra di osservare dall'alto un labirinto. Questo elemento è molto importante per la storia: la casa di R ci viene presentata come un insieme di corridoi in cui è difficile orientarsi. Tuttavia nel corso delle vicende impareremo a capire che anche il confine tra casa e mondo è assai flebile. Il mondo stesso, come la casa di R, è un labirinto, un caos: ma con una buona forza di volontà e con una guida è possibile uscire e tornare sui propri passi. 
Ho inteso il labirinto come la ricerca di una via di uscita dallo spazio della pagina, quindi una tendenza verso una stabilità, ma anche come via di uscita da un ipotetico spazio della pagina, quindi l’insieme delle storie che hanno delle potenzialità e che, invece, rimangono uno spazio mentale di R. 

Ho ipotizzato anche che il Lettore stesso fosse la guida di R: le tre figure presenti sulla copertina, a parer mio, sarebbero potuti essere il Lettore (o i Lettori) che dall'alto della pagina possono avere una visione d'insieme e indirizzare l'autore nella stesura del racconto. Non ho potuto fare a meno di paragonare il labirinto al libro e alle pagine che lo compongono, mentre R, il protagonista, alla righe e alla storia raccontata. Proprio nel labirinto, infatti, possiamo individuare R insieme a un altro personaggio importante: Senza.
Senza è uno dei personaggi a metà e, come mi ha spiegato Andrea, ha la missione di proteggere R quando ancora non è riuscito a ritrovare se stesso e rappresenta la paura di lasciar andare il passato. Per R è difficile andare davvero oltre, i personaggi a metà faranno sempre parte di lui e si sente intrappolato nel passato. Mi è piaciuta molto la scelta di introdurre i personaggi a metà per affrontare questa questione.



A fine lettura posso affermare con certezza che è stato un bel viaggio: non mi era mai capitato di analizzare così a fondo una copertina ed è stato bello riuscire a cogliere elementi per dare una mia interpretazione alla figura. E' una copertina che, come mi ha detto l'autore, ha una forte componente interpretativa e che dunque può essere vissuta diversamente dai Lettori della storia.



Ed eccoci giunti alla fine di questo post! Non posso far altro che ringraziare Barbara del blog "Fenice fra le pagine" per aver organizzato l'evento e Andrea per averci permesso di leggere la storia nata dalla sua penna.
Sono felice di aver avuto l'opportunità di partire per questo viaggio alla scoperta di R e della nascita di un libro. 
Ho iniziato a leggere con la convinzione che avrei impiegato un breve lasso di tempo per ultimarlo, ma in realtà ho compreso che si tratta di una storia che ha bisogno di tempo per essere metabolizzata. Ho letto con calma, soffermandomi su alcune pagine e riflettendo sempre più a fondo. E' una storia originale e intrigante e che offre una miriade di spunti di riflessione diversi. Nel medesimo tempo, però, è raccontata con uno stile fresco e divertente. Soprattutto all'inizio, con la comparsa improvvisa del Lettore, è impossibile non sorridere.

In conclusione, consiglio questo libro a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa di originale e diverso dal solito e a tutti coloro che amano le storie che vanno a indagare l'interiorità del protagonista. Vi posso assicurare che non ne rimarrete delusi!



Per oggi è tutto!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro e... alla prossima!

4 commenti:

  1. È un libro abbastanza complicato, molto particolare... sicuramente mi hai incuriosita

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    1. Ciao Simo! Concordo, non è un libro leggero, ma ne vale la pena! :)

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  2. Risposte
    1. Ciao Chiara! Sì, è molto particolare! Te lo consiglio :)

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