domenica 19 marzo 2017

Recensione "Central Park"



Buondìì! Come vi avevo anticipato nel post precedente, ho un'altra recensione da proporvi. Non perdiamo tempo e partiamo con la recensione!







New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite.






Può in un momento cambiare tutto? Può un istante ribaltare completamente la tua vita? Probabilmente sì. Alice e Gabriel, difatti, si svegliano all'improvviso in un parco, lontani dal luogo dove si trovavano la sera precedente. Ma che parco è? Dove si trova? E come mai si trovano lì, e per giunta ammanettati? Alice in particolar modo non se lo sa spiegare. Lei che da poliziotta dovrebbe essere brava con gli indizi e con le verità! Si trovava in un bar a Parigi soltanto poche ore prima e ora si trova a fare i conti con uno sconosciuto che afferma di essere a Dublino, povera lei! 
Gabriel, musicista jazz, non ha dubbi: non si ricorda nulla dell'accaduto, ma sa con certezza che si trovava a Dublino. E se non fossero in nessuno dei due luoghi? Se fossero a Central Park?
Inizierà così un viaggio che li porterà alla ricerca di verità e di risposte. Una verità che, però, potrebbe fare la differenza.




Risultati immagini per central park"Central Park" è il primo libro che leggo di Musso e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa. E' da tempo che volevo leggere qualcosa di suo, ma non ne ho mai avuto l'occasione. Una decina di giorni fa, tuttavia, mi trovavo a lezione e ho cominciato a leggere, spinta dalla noia. Nel giorno della festa delle donne, infatti, durante l'ora di sociologia la prof ha messo su il film "Suffragette" e, avendolo già visto e non essendomi piaciuto così tanto, immaginate la mia felicità! Per di più la frequenza era obbligatoria ed era la fascia oraria tra le 16.30 e le 18.30... me felicissima, no? Ma comunque, torniamo a noi! Come stavo dicendo mi trovavo in una situazione di grandissima noia e ho deciso di tirare fuori il mio amatissimo tablet e di iniziare un libro. Sarò sincera, ne ho aperto uno (quasi) a caso, non avevo voglia di mettermi a cercare tra la miriade di titoli.
Lo stile di Musso mi ha catturata, così come la trama e tutto il resto. Ha saputo creare una storia articolata, intrigante, complessa sotto certi punti di vista. Una storia che sa tenere il lettore sulle spine pagina dopo pagina, scena dopo scena, colpo dopo colpo. 
Con il procedere della storia non potrete far altro che sentirvi voi stessi protagonisti e voler a tutti costi scoprire cos'è effettivamente accaduto ad Alice e Gabriel, come mai si trovavano proprio a Central Park e soprattutto cosa stavano a significare i diversi indizi.
E' in grado di mantenere vivo l'interesse del lettore, accompagnandolo lungo il tragitto alla ricerca di risposte, risposte che probabilmente nemmeno vi aspettereste, nemmeno avevate ipotizzato. 
Un libro che consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di una storia avvincente, tutt'altro che banale, intricata.



Questo libro è stato letto per:
- Il torneo dei lettori professionisti.
- La ruota delle letture.
- From Reader to Reader.


A presto!



4 commenti:

  1. Anche io ancora non ho letto niente di questo autore, ma non vedo l'ora di rimediare. Questo libro fa parte della mia Wl da un po' e lo recupererò al più presto! ^_^

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  2. a me non è piaciuto invece proprio lo stile, quel finale però è degno di nota!

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    1. Ciao Chiara! Mi dispiace che non ti sia piaciuto lo stile! Io ne ho un ricordo positivo! :)

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