Buondìì, cari lettori! Lo so, lo so! Quest'anno ho decisamente messo da parte il blog, ma non sono stati mesi facili dal punto di vista della lettura. Alla fine di ogni anno mi trovo a tirare le somme e a passare in rassegna tutti i libri portati a termine. Quest'anno, ahimè, la lista è davvero corta.
Non starò qui a spiegare le ragioni: blocco del lettore? In parte sì. Più in generale, però, lo studio mi ha portata a mettere in secondo piano il mio amore per i libri. Ma non vi ho ancora dato una notizia bellissima: un mese e mezzo fa mi sono finalmente laureata. Sono sincera: devo ancora parzialmente realizzare quello che è successo!
Al di là di questo, ho intenzione nel corso del mese di fare un post con gli aggiornamenti e i buoni propositi per il 2022.
Oggi sono qui per parlarvi del nuovo libro di Fairy Oak... quindi non perdiamo altro tempo!
Una nuova voce, quella dell'autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all'autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d'avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l'autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s'innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia.
Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall'alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell'ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...
★★★★
L'anno scorso ho avuto il piacere di intraprendere questo bellissimo viaggio alla scoperta di Fairy Oak, un magico villaggio che abbiamo avuto la fortuna di conoscere sempre più a fondo, in ogni angolo. Un villaggio abitato da una miriade di personaggi meravigliosi e unici, ognuno dei quali è stato in grado di fare breccia nei nostri cuori.
Oggi sono qui per parlarvi dell'uscita più recente: Elisabetta Gnone, infatti, ci ha donato una nuova storia con protagoniste le nostre amate gemelle Vaniglia e Pervinca... ma soprattutto la loro fata tata Felì!
Se avete letto i volumi precedenti sapete sicuramente che ogni capitolo di questa serie ha come voce narrante quella di Felì. Pagina dopo pagina, abbiamo l'opportunità di guardare ogni avvenimento con gli occhi della nostra fata... ci ha raccontato tutto quello che sa di Fairy Oak!
Questo significa che non ci sono più segreti da svelare? Assolutamente no. Questo nuovo capitolo, infatti, ci viene raccontato proprio dall'autrice: chi meglio di lei può essere a conoscenza di ogni singolo dettaglio?
Ho vissuto la lettura di "Fairy Oak. Il destino di una fata" come una caccia al tesoro, alla ricerca di dettagli in grado di rendere ancora più ricca e significativa la conoscenza di questo magico mondo.
La storia ha inizio ancora prima della nascita delle gemelle, quando Felì viene scelta come fata tata per questa famiglia. Ho trovato davvero interessante questa parte della storia: veniamo a conoscenza di fatti curiosi, come l'educazione delle fate al mondo degli esseri umani.
Il lettore accompagna Felì passo dopo passo: dal suo arrivo a Fairy Oak con un grandissimo senso di spaesamento alla sua partenza al compimento dei quindici anni di Vaniglia e Pervinca, con una nota di tristezza e di malinconia.
Ho apprezzato tantissimo questa nuova lettura, in quanto mi ha permesso di farmi una visione globale della storia, di osservare il villaggio e alcuni avvenimenti attraverso nuove lenti.
Il villaggio di Fairy Oak!
Ma non è ancora ora di tirare le fila del discorso, cari lettori! In occasione del nostro ritorno a Fairy Oak, ho deciso di dedicare la mia tappa del Blog Tour a questo magico villaggio e a tutti i suoi abitanti.
"Fairy Oak era un villaggio molto grazioso. Le case di pietra avevano verande e giardini fioriti, protetti da muri ricoperti di more e rose selvatiche. Gli abitanti erano quasi tutti molto gentili e c’erano tanti, tantissimi bambini.
Una cosa in particolare, però, rendeva il villaggio davvero speciale: a causa di un antico incantesimo, o forse per volere delle stelle del Nord, Fairy Oak era l’unico posto, di tutti i mondi reali e incantati, dove umani, umani con poteri magici e creature magiche vivevano insieme, mescolati da tempo in perfetta armonia. Streghe, fate, maghi abitavano le case di Fairy Oak come normali cittadini, e tali si consideravano in quella comunità.
I “Magici”, come le streghe e i maghi usavano chiamarsi, erano stati gli indiscussi padroni di quelle terre molto prima dei “Nonmagici”. E quando questi arrivarono, invece di combatterli, li aiutarono a stabilirsi. Il Capo dei Magici indicò al Capo dei Nonmagici una valle tranquilla che degradava verso il mare calmo di una baia ampia e profonda. Era la Valle di Verdepiano. Il Monte Adum e gli alti boschi la proteggevano dai venti gelidi dell’Est, e due fiumi dalle acque cristalline rendevano la terra verde e rigogliosa. Era un posto da sogno. E, infatti, qualcuno l’aveva già scelto a sua dimora: una quercia!
Se ne stava tutta sola al centro di una radura ed era l’albero più grande che gli uomini avessero mai visto. Ma non era la grandezza la sua caratteristica più sorprendente: Quercia parlava! Anzi, per essere precisi, non stava mai zitta. Qualunque cosa le passasse per la testa (se di testa si può parlare) la pronunciava ad alta voce, proprio come fanno le persone sole.
Quercia fu molto felice di avere finalmente compagnia. E così, Magici e Nonmagici costruirono intorno a lei il primo villaggio della Regione, e in suo onore lo chiamarono Fairy Oak, che significa appunto Quercia Fatata."
Ho sempre amato questo stralcio del primo libro: tale descrizione è sempre stata in grado di farmi sentire parte di questo universo. L'autrice ha l'immenso potere di guidare il lettore alla scoperta di ogni angolo e di raccogliere passo dopo passo piccole informazioni.
Alla fine di questa lettura posso affermare solo una cosa: puoi passare per caso a Fairy Oak, sostare per un po' di tempo o ritornarci di tanto in tanto, ma in qualunque caso lascerai una parte importante del tuo cuore in questo universo incantato, abitato da personaggi unici e speciali.
A tal proposito, vorrei dedicare un piccolo spazio agli abitanti che hanno saputo prendere un pezzetto del mio cuore.
Prime tra tutte, non posso non citare le magnifiche
gemelle Periwinkle: Vaniglia e Pervinca sono due personaggi fantastici, opposti ma allo stesso tempo tra loro complementari. Sono il giorno e la notte, il bianco e il nero, lo yin e lo yang. Abbiamo avuto il piacere di entrare nella loro storia in punta di piedi, arricchendo pagina dopo pagina e storia dopo storia la nostra conoscenza della loro vita.
Possiamo non dedicare spazio alla nostra meravigliosa Felì? L'universo delle fate mi ha sempre affascinata: l'autrice ha reso le fate dei personaggi affascinanti. Vorrei anche io delle fate tate nella mia vita.
Felì, così come tutte le altre fatine del villaggio, ha contribuito a rendere magica e positiva l'esperienza vissuta in questo mondo.
Ogni personaggio a modo suo ha lasciato un'impronta unica e speciale. Dagli amici delle gemelle, come Flox, Grisam e Shirley, alle streghe e ai maghi più grandi, come i parenti delle gemelle e dei loro amici, sono stati dei tasselli preziosi in questa storia.
Senza di loro Fairy Oak non esisterebbe.
Non è mai facile parlare in maniera esaustiva di una storia così ricca e significativa. Potremmo stare ore e ore a parlare di avventure, luoghi e personaggi.
Per oggi, però, può bastare. Ci saranno sicuramente altre occasioni per approfondire ancora di più alcune questioni significative: in fondo il villaggio di Fairy Oak è sempre pronto ad accogliere i suoi lettori e a far loro rivivere avventure ed emozioni magiche.
Per oggi è tutto!
Alla prossima!
Congratulazioni vivissime per questo importante traguardo!!
RispondiEliminaFairy oak è una saga cui sono affezionata, mi manca la lettura di questo libro, ma colmerò la lacuna :)
Ciao Sara, complimenti per la tua laurea e bentornata nella blogosfera :-) Non ho letto questa saga, ma sembra una bella storia per grandi e piccini ;-)
RispondiEliminaCiao. Il libro che citi non l'ho mai letto e non lo conosco. Comunque, anche se non posso commentare per il libro .... ne approfitto per congratularmi con te per il traguardo che hai raggiunto. Auguri.
RispondiEliminaCongratulazioni per la tua laurea! :) Non ho ancora letto la saga ma dell'ultimo libro ho visto molte recensioni positive!
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