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martedì 22 settembre 2020

Recensione "Buongiorno, Wuhan!"

 

Buondìì, cari lettori! Oggi sono qui per parlarvi di un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla De Agostini, che ringrazio ancora tantissimo per la copia digitale.

Andiamo insieme a scoprire di cosa si tratta?



La quarantena e il lockdown visti con gli occhi di un adolescente, proprio lì dove tutto è iniziato. Una storia di solidarietà, gentilezza e coraggio. Per imparare a conoscere il presente, ma soprattutto a immaginare il futuro.
Il 23 gennaio 2020 Matteo compie dodici anni. Ha organizzato una festa spettacolare per divertirsi con i suoi amici, e non sta più nella pelle al pensiero. Purtroppo per lui, però, all’alba di quel giorno la sua città si risveglia blindata. Matteo infatti vive a Wuhan, in Cina, e le autorità hanno autorizzato quella che sarà la più lunga quarantena dell’epoca contemporanea. Circa sessanta milioni di persone, l’intera regione dello Hubei, resteranno isolati nelle loro case fino all’8 aprile, a causa di una misteriosa polmonite: quella provocata dal virus del covid-19. È il lockdown. Per Matteo comincerà una vita molto diversa, tutta consumata tra le mura dell’appartamento che divide con sua madre Sara, veterinaria e docente all’università della città. Fra videolezioni in solitaria e tragicomiche avventure con i gattini Gingy e Deawy, Matteo e Sara affronteranno nuovi problemi e preoccupazioni inedite, a partire dalle questioni più banali… Come ci si procaccia il cibo in una città blindata? In un mondo che sembra scivolare nel panico e cambiare di continuo i punti di riferimento, Matteo e Sara trovano la forza di resistere nelle persone che li circondano. Vicini di casa, compagni di giochi, colleghi: Wuhan si stringe attorno a loro come un abbraccio, li coccola e li rallegra. Ed è così che il saluto mattutino di Sara, nella chat che è uno dei pochi canali di comunicazione con l’esterno, diventa un mantra carico di positività: “Buongiorno, Wuhan!”

★★★★


Non è facile parlare di "Buongiorno, Wuhan!", un libro che tratta di una situazione che abbiamo vissuto nel corso del 2020 e che in realtà stiamo ancora vivendo, sebbene in una fase differente.
Sara Platto, l'autrice di questo testo, è una donna originaria di Brescia, ma che vive in Cina da tredici anni e in particolare a Wuhan da otto. Insieme al figlio Matteo si trovava proprio a Wuhan quando, per la diffusione dei contagi da coronavirus, è stato ordinato di chiudere la città.

Il libro inizia a partire da questo momento: Matteo è felice di poter festeggiare il compleanno con i suoi amici. Ha organizzato tutto nei minimi dettagli e non vede l'ora di vivere il suo dodicesimo compleanno. Tuttavia la fortuna non è dalla sua parte e si ritrova a dover fare i conti con qualcosa di più grande di lui... o di tutti noi messi insieme! Dalle 10 di mattina del 23 gennaio 2020, infatti, non si potrà più uscire di casa: Wuhan è in quarantena.

L'autrice ci racconta la sua personale esperienza legata al luogo dove questo incubo ha avuto inizio. Non è stato difficile immedesimarsi nei personaggi: tutti noi ci siamo trovati a vivere questa strana e inusuale situazione, perciò è facile condividere i loro pensieri e le loro emozioni. La nostra libertà è stata incatenata e ridotta all'osso, ma per una buona causa. Tutto è passato in secondo piano: ciò che conta è uscire da tale situazione.
Ma, nonostante tutto, nonostante la paura e la preoccupazione per il virus, le pagine di questa vera storia trasmettono positività. 
Insegna a osservare la vita da un'altra prospettiva e l'importanza di sapersi adattare a una nuova routine: sicuramente quando si ha qualcuno con cui condividere i piccoli momenti è tutto più bello, anche se tutto intorno è avvolto dall'oscurità. Tra videolezioni, chiamate con gli amici, momenti trascorsi con i loro buffi gatti sono riusciti ad andare avanti, anche se tutti avrebbero voluto che tornassero in Italia, in un luogo che, in quel momento, non era stato colpito dall'epidemia. 
L'insegnamento più prezioso che può dare, però, è che l'unione fa la forza. Non si è mai davvero soli quando si è solidali gli uni agli altri: loro hanno avuto la fortuna di essere aiutati economicamente, ricevendo una spesa più grande di quella che si sarebbero mai immaginati, e allo stesso tempo hanno voluto fare del bene, condividendo ciò che per loro era in eccesso.

In conclusione, si tratta di un libro per ragazzi assai valido e utile per riflettere su eventi che noi stessi abbiamo vissuto. Lo stile dell'autrice è talmente fluido e piacevole da far leggere la storia in un batter d'occhio. 
Nonostante la tematica, non è assolutamente un libro pesante: mi sono ritrovata spesso a sorridere. Com'è giusto che sia, però, i momenti di riflessione sono tanti e per questo credo che possa essere una lettura preziosa anche per i più giovani.



Anche per oggi è tutto!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro e... alla prossima!

6 commenti:

  1. Avevo visto l'uscita di questo libro ma appena ho letto covid mi è venuta l'orticaria, però comprendo che il libro sarà sicuramente piacevole ma non mi va di leggere qualcosa su questo tema.

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    1. Ciao Simo! :) Ci sta, è soggettivo! Io ho voluto leggerlo proprio perché si tratta di un libro per ragazzi e quindi immaginavo che non sarebbe stato troppo pesante!

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  2. Bella l'idea di leggere un pezzo della nostra storia recente ma romanzato e perfetto per gli occhi di un adolescente. Non conoscevo questo libro ma mi sembra una lettura validissima!

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    1. Ciao Monica! :) A me è piaciuto molto, te lo consiglio!

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  3. Sono restia a leggere libri che parlano di questo argomento, anche se quello che ho letto mi è piaciuto molto

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    1. Ciao Chiara! Posso capire, anche io in linea di massima lo eviterei. Però i libri per ragazzi mi incuriosiscono sempre! :)

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