Pagine

lunedì 2 gennaio 2017

Recensione "Il nostro anno infinito"



Buondìì! Oggi, a quanto pare, è giornata di recensioni. Ne approfitto ora che sono ancora in vacanza e che posso leggere tanto. Sì insomma, devo anche studiare, ma almeno sono a casa e posso dedicare anche molte più ore alla lettura.
Quindi, ecco a voi la recensione del secondo libro letto quest'anno!





Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato. Chissà se nel «mondo fuori» sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d'ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l'amore a dare un senso a quell'anno così breve, così indimenticabile. ""Il nostro anno infinito"" è un romanzo che ti entra nel cuore in punta di piedi, ma lascia un segno indelebile. È una storia capace di commuovere fino alle lacrime e al tempo stesso di far sorridere e trasmettere una grande gioia di vivere. Grazie alla voce tenera e buffa di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. Grazie al coraggio di due famiglie imperfette e un po' bizzarre ma pronte a tutto pur di proteggere i loro ragazzi dagli schiaffi della vita. Grazie all'intensità di un primo amore capace di essere infinito nonostante i giorni contati. Perché è il cuore, e non il tempo, a decidere che cosa è per sempre.

★★★★



Francis ha una vita normale: va bene a scuola, ha una madre protettiva e un fratello maggiore pronto a fargli da spalla. Tutto cambia, però, nel momento in cui un mal di testa inizia a destare sospetti. Può essere colpa della vista? Può essere soltanto un dolore passeggero? No, in questo caso no. Leucemia, ecco la strana parola che Francis è costretto ad attaccare a sé, una parola che inizia a definirlo. 
Il destino ha anche qualcosa di positivo in serbo per lui: quando nella sua stanza di ospedale arriva una ragazza, Amber, la sua vita inizia a prendere una piega differente. Il loro rapporto si evolverà lentamente, tra battibecchi, film guardati insieme e canzoni condivise. Un rapporto destinato a crescere sempre di più. Un legame che va oltre quella stanza di ospedale.
Se loro sono il sole e la luna, si può dire lo stesso delle loro madri. Mai due persone potrebbero essere più diverse di così: Julie, persona eccentrica e che dà molto peso anche all'aspetto esteriore, e Colette, amante dei rimedi fatti in casa. La storia, quindi, non seguirà soltanto le vicende dei due protagonisti, ma sarà strettamente legata anche ai personaggi secondari.
Ma il destino sarà a loro favore? Non sempre le cose vanno per il verso giusto, ma loro più di tutti sanno cosa vuol dire perdere qualcuno

“Della paura non bisogna vergognarsi. Semmai bisogna celebrarla. Ci tiene vivi.”

Risultati immagini per cielo stellato"Il nostro anno infinito" è un libro che avevo nella TBR da molto tempo e qualche mese fa l'avevo anche iniziato, ma non mi stava prendendo. Probabilmente non era il momento giusto. Non lo era perché, in realtà, mi è piaciuto. L'ho trovato molto scorrevole e coinvolgente, parere assolutamente contrastante rispetto a quello che avevo in precedenza.
Ho apprezzato la trama e la crescita del rapporto tra Francis e Amber. Nonostante la tematica affrontata, non è un libro cupo, non è uno di quei libri che ti fanno piangere dall'inizio alla fine. E' un libro ironico, colmo di volontà di vivere e che riesce a strapparti un sorriso. In particolar modo i personaggi secondari sono molto ironici e divertenti, cosa che ho apprezzato tantissimo. Se da un lato avrei voluto addentrarmi maggiormente nella storia e conoscere meglio i loro stati d'animo e i dettagli della situazione, dall'altro mi sono detta che l'intento dell'autore non era quello di raccontare la tristezza, ma la voglia di vivere che riempie l'animo dei personaggi.
Non è uno di quei libri indimenticabili, ma sicuramente è una buona lettura con la quale trascorrere una giornata. 

Questo libro è stato letto per:
- The Hunting Word Challenge (Parola: anno).
- The Goose Reading Challenge (Nome di donna inglese: Amber).


E anche per questa volta è tutto!
Fatemi sapere se l'avete letto e.. alla prossima!

2 commenti:

  1. Ciao! :) Complimenti per la recensione! Il libro non è esattamente il mio genere, quindi non so se lo leggerò mai ma la tua recensione mi ha incuriosita parecchio :)

    RispondiElimina