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sabato 29 ottobre 2016

Recensione "Marina"


 
Buondìì! Sono tornata con una nuova recensione! Devo dire che non ho amato particolarmente questo libro, ma non l'ho nemmeno disprezzato. Mi aspettavo soltanto qualcosa di più, e anche stavolta non è scoccata nessuna scintilla. Ma doveva ancora accadere questo mese: non capita mai un mese in cui apprezzo fino in fondo ogni singolo libro che leggo.

Ma che ne dite se partiamo con una breve presentazione del libro?





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Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo" questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.





“Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima.”

Il protagonista del romanzo è Oscar, un ragazzo che trascorre le sue giornate in un collegio nella Barcellona degli anni settanta. Dopo aver girovagato per la città, assalito dalla noia, si imbatte in una casa che ai suoi occhi appare assai misteriosa. Spinto dalla curiosità, quindi, entra nell'abitazione, convinto del fatto che sia disabitata. Ma non potrebbe sbagliarsi maggiormente. Cosa accade, dunque, quando se ne rende conto? Oscar scappa fuori, ma porta con sé anche un vecchio oggetto.
Decide di ritornare a consegnare ciò che ha portato via, ma la ragazza, Marina, vuole che si scusi con il padre, German. Giorno dopo giorno stringerà un rapporto con loro due e sarà attratto dalla loro personalità e dai loro modi di fare. Ma cosa si nasconde dietro l'apparenza? 
Ma soprattutto, cosa scopriranno nel cimitero in cui si recheranno? 


"Non sapevo ancora che, prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.”


"Marina" è un libro piuttosto ambiguo, a parer mio. Ho deciso di leggerlo per due motivi: prima di tutto, volevo assolutamente iniziare a leggere Zàfon, dal momento che ho diversi libri sugli scaffali ma non mi sono mai decisa a leggerli; secondo motivo, ossia quello che mi ha spinta finalmente a leggere questo libro, è il fatto che sto partecipando a una Challenge, la "From Reader to Reader" Challenge, organizzata dal blog "La lettrice sulle nuvole". E' il primo - e unico, per ora - libro che ho letto per quest'iniziativa, ma voglio assolutamente rifarmi nei mesi successivi.
Ma comunque, torniamo al libro.
Non mi viene facile parlarvi di questo libro e di quello che penso a riguardo. Mi sento bloccata. Da un lato avrei voluto dargli di più, anche perché lo stile dell'autore mi è piaciuto e la trama prometteva davvero bene, ma dall'altro lato non mi ha convinta, non del tutto. La storia non mi ha presa quanto avrei voluto o quanto mi sarei aspettata. Non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi e determinati capitoli mi hanno persino annoiata.
Un altro elemento che, invece, ho apprezzato è l'ambientazione. Io amo amo amo Barcellona, mi piacerebbe tantissimo visitarla. 
Non mi sento di bocciarlo, perché nonostante tutto è stata una lettura carina. Ma non riuscirei a dargli più di tre stelle.
Consiglio questo libro soltanto a chi piace davvero - ma davvero - Zàfon. Io proverò a leggere "L'ombra del vento", che a livello di trama mi piaceva anche di più. 



Anche per oggi è tutto!
Fatemi sapere se l'avete letto e.. alla prossima!


12 commenti:

  1. A me Marina era piaciuto molto ma è stato tipo il mio terzo o quarto libro di Zafon! XD Comunque, se ti è comunque piaciuto lo stile ti consiglio davvero molto L'ombra del vento! Io ho cominciato con quello e da lì mi sono innamorata di questo autore. :D

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  2. Ciao! Io ho letto tutto di Zafon e Marina diciamo che è il libro che ho apprezzato maggiormente tra quelli che fanno parte della narrativa dedicata ai giovani. Ma più di tutti ho amato L'ombra del vento e i suoi seguiti :)

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  3. Ciao Sara io ho iniziato a leggere Zafón con "l'ombra del vento" ed è stato amore a prima vista ❤️️ Fra i suoi libri dedicati ai ragazzi "Marina" mi è piaciuto ^_^

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  4. Non ho ancora avuto il tempo di scrivere la recensione di questo libro, ma è stata una gran bella lettura

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  5. dopo l'ombra del vento ho bandito Zafon dalla libreria!

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  6. Ciao sono Eleonora la così detta eterna lettrice questo libro lo letto tanto tempo fa e me lo ricordo ancora. Mi di spiace che non ti sia piaciuto.
    Io invece lo vorrei rileggerlo per poi fargli la recensione sul mio amatissimo blog,tu per caso lo vendi ?lo sto cercando e non lo trovo.
    Trovo molto bello il tuo blog se ti va puoi dare un occhiata al mio blog per darmi un consiglio come fare a migliorare www.nelregnodellafantasia.it
    Grazie e scusami. Ma quando ho visto questo libro sono impazzita e quindi ti chiedo scusa se ti sono sembrata invadente. Buona notte

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